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Bonus Sicurezza 2025: Tutto Quello che Devi Sapere per Proteggere la Tua Casa

bonus sicurezza 2025

Con l’aumento dei furti domestici e la crescente richiesta di sicurezza da parte dei cittadini, lo Stato italiano ha rinnovato anche per il 2025 il Bonus Sicurezza: una detrazione fiscale destinata a chi decide di migliorare la protezione della propria abitazione o immobile commerciale. Questa guida completa ti spiegherà cos’ù il Bonus Sicurezza 2025, come funziona, a chi spetta e quali interventi copre, offrendo consigli pratici per ottenere il massimo dall’agevolazione.

Il Bonus Sicurezza rientra nelle agevolazioni previste dal Bonus Ristrutturazioni, disciplinato dall’art. 16-bis del TUIR, ed Ăš pensato per favorire l’installazione di sistemi che impediscono furti, aggressioni o atti vandalici. L’obiettivo Ăš duplice: da un lato prevenire i reati, dall’altro migliorare la qualitĂ  della vita dei cittadini attraverso un ambiente domestico piĂč sicuro.

Che cos’Ăš il Bonus Sicurezza 2025?

Il Bonus Sicurezza 2025 consiste in una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi finalizzati alla sicurezza. La misura massima di spesa ammessa Ăš di 96.000 euro per unitĂ  immobiliare, il che significa che puoi ottenere fino a 48.000 euro di detrazione.

La detrazione viene suddivisa in dieci quote annuali di pari importo, da riportare nella dichiarazione dei redditi (730 o modello Redditi). Per beneficiare del bonus, Ăš necessario effettuare i pagamenti con bonifico parlante, riportando nella causale i dati fiscali del beneficiario e del fornitore.

Esempio pratico:

  • Installi una cassaforte a muro certificata per un valore di 2.000 euro: avrai diritto a una detrazione di 1.000 euro, pari a 100 euro all’anno per 10 anni.
  • Installi un sistema di videosorveglianza per 5.000 euro: la detrazione sarĂ  di 2.500 euro.

Chi puĂČ beneficiare del Bonus Sicurezza 2025?

Il Bonus Sicurezza Ăš accessibile a una vasta gamma di soggetti, non solo ai proprietari di immobili. Ecco chi ha diritto a richiederlo:

  • Proprietari di immobili residenziali o commerciali
  • Affittuari con contratto regolarmente registrato
  • Comodatari (chi usa l’immobile in comodato d’uso gratuito)
  • Familiari conviventi del proprietario o dell’affittuario, purchĂ© sostengano la spesa
  • CondomĂŹni, per gli interventi sulle parti comuni
  • SocietĂ  e imprese individuali, nel caso in cui gli interventi riguardino immobili strumentali

Quali interventi sono ammessi?

Il Bonus copre tutte le spese relative all’installazione di sistemi passivi o attivi di sicurezza, finalizzati a prevenire atti illeciti. Gli interventi ammessi comprendono:

  • Casseforti da incasso, da appoggio o a pavimento, purchĂ© certificate
  • Sistemi antifurto, anche con tecnologia smart o domotica
  • Allarmi sonori e visivi (sirene, lampeggianti)
  • Sistemi di videosorveglianza con registrazione immagini
  • Telecamere connessi a centrali operative
  • Citofoni con videocamera (videocitofoni)
  • Portoni blindati e serrature di sicurezza, incluse quelle biometriche o a combinazione digitale
  • Infissi e vetri antisfondamento
  • Grate, inferriate, cancelli e recinzioni

Importante: sono ammessi solo gli interventi il cui obiettivo principale Ăš la prevenzione di atti criminali. La semplice sostituzione estetica di una porta o di un infisso, se non aumenta la sicurezza, non dĂ  diritto alla detrazione.

Come ottenere il Bonus Sicurezza 2025: procedura e documentazione

Per usufruire correttamente del Bonus Sicurezza 2025, Ăš fondamentale seguire scrupolosamente alcune procedure fiscali. Anche piccoli errori possono compromettere il diritto alla detrazione.

1. Pagamento con bonifico parlante

Le spese devono essere sostenute tramite bonifico bancario o postale parlante, cioĂš un bonifico che riporti:

  • La causale del versamento: “Spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio”
  • Il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • La partita IVA o codice fiscale del fornitore

2. Documenti da conservare

Per essere in regola con l’Agenzia delle Entrate, ù necessario conservare:

  • Le fatture relative agli interventi
  • Le ricevute dei bonifici effettuati
  • Eventuali autorizzazioni edilizie (se richieste per lavori invasivi)
  • La dichiarazione di conformitĂ  degli impianti rilasciata dall’installatore

3. Inserimento in dichiarazione dei redditi

La detrazione del 50% deve essere indicata nella dichiarazione dei redditi (730 o Modello Redditi) dell’anno successivo a quello in cui si ù sostenuta la spesa.

L’ammontare totale detraibile verrà suddiviso in 10 rate annuali di pari importo. Non ù prevista attualmente l’opzione di cessione del credito o sconto in fattura per il Bonus Sicurezza, salvo futuri aggiornamenti normativi.

Esempi pratici di applicazione del Bonus Sicurezza

  • ✅ Famiglia Rossi: installa una cassaforte a muro certificata EN 1143-1 per 1.800 euro. Ottiene una detrazione di 900 euro (90€/anno per 10 anni).
  • ✅ Sig. Bianchi: installa un sistema di videosorveglianza smart con sensori di movimento per 4.000 euro. Ottiene una detrazione IRPEF di 2.000 euro.
  • ✅ Condominio Verdi: installa videocitofoni in tutte le scale per 12.000 euro. Ogni condomino puĂČ detrarre la propria quota in base ai millesimi.

Il Bonus Sicurezza Ăš cumulabile con altri incentivi?

Il Bonus Sicurezza non Ăš cumulabile per le stesse spese con altri incentivi edilizi (es. Ecobonus, Superbonus, Bonus Facciate). Tuttavia:

  • ✅ È compatibile con il Bonus Mobili se si tratta di spese diverse
  • ✅ È possibile beneficiare di piĂč bonus su interventi distinti nello stesso immobile
  • ❌ Non Ăš ammesso applicare due bonus sullo stesso intervento (es. Bonus Sicurezza + Ecobonus per una porta blindata)

Domande frequenti (FAQ)

Serve aver subito un furto per richiedere il Bonus?

No, il Bonus ha finalitĂ  preventiva: non serve alcun evento pregresso.

Il Bonus Ăš valido anche per le seconde case?

SÏ, purché le unità siano censite al catasto e in regola.

Posso installare una cassaforte e detrarla?

SÏ, purché sia un modello fisso e certificato. Le casseforti mobili non rientrano.

È necessario presentare una SCIA o permesso edilizio?

No, salvo casi particolari in cui si interviene sulla struttura (es. installazione inferriate con ancoraggio in facciata).

Il bonus si applica anche ai garage e cantine?

Sì, se considerati pertinenze dell’abitazione.

Perché conviene investire in sicurezza nel 2025?

Oltre alla detrazione fiscale, investire in dispositivi di sicurezza avanzati offre numerosi vantaggi concreti:

  • 🔐 Protezione di persone, beni e documenti sensibili
  • 📉 Riduzione del premio assicurativo per furto e danni
  • 🏠 Aumento del valore dell’immobile sul mercato
  • 😌 Maggiore tranquillitĂ  per tutta la famiglia
  • 📊 Detrazione fiscale garantita e pianificabile nel tempo

Consigli per scegliere i sistemi di sicurezza giusti

Per massimizzare i benefici del Bonus Sicurezza, Ăš fondamentale:

  • 🛠 Affidarsi a installatori qualificati e autorizzati
  • 📜 Scegliere prodotti certificati secondo le normative europee (es. UNI EN 1143-1, EN 14450)
  • 🎛 Combinare sistemi passivi (cassaforti, porte blindate) con sistemi attivi (allarmi, domotica, sensori)
  • đŸ’» Valutare soluzioni intelligenti e integrate con il tuo impianto domotico

Ad esempio, le casseforti Arcas Gruber sono progettate per offrire massima protezione e sono compatibili con i requisiti per accedere al Bonus Sicurezza. Prodotte in Europa, rispettano gli standard piĂč elevati di resistenza e affidabilitĂ .

Conclusione: Sicurezza e risparmio vanno di pari passo

Il Bonus Sicurezza 2025 rappresenta un’opportunitĂ  strategica per migliorare la protezione dei tuoi spazi, risparmiando fino al 50% grazie alle detrazioni fiscali. Che si tratti di una casa, un appartamento, un negozio o un ufficio, l’investimento in sicurezza Ăš oggi piĂč che mai una scelta intelligente.

Non aspettare l’evento spiacevole per agire. Proteggi il tuo mondo con sistemi avanzati e certificati.

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